Oggi, il cosiddetto “straniero” arriva in Europa “spaesato”, deve apprendere lingue nuove, usi costumi e modalità di relazione molto differenti da quelle utilizzate nel paese di provenienza; per prima cosa, istintivamente, cercherà uno spazio dove sentirsi, almeno in parte, a casa propria, uno spazio dove semplicemente si possa mangiare insieme, ballare, cantare le proprie canzoni, ascoltare quelle degli altri, fare musica, in sintesi un luogo d’arte.
Il documentario ci porterà proprio in questi spazi, dove l’arte diviene il veicolo principale e di eccellenza per un dialogo multiculturale attivo e realmente possibile.
Esploreremo, attraverso la partecipazione a più attività artistiche, tutto ciò che si attiva parallelamente, cioè l’integrazione umana, ed i complessi processi di socializzazione interculturale di cui l’immigrato finalmente è il protagonista, può esprimersi, in parte anche nella propria lingua d’origine.
Attraverso i nostri protagonisti, difficilmente definibili di prima o di seconda generazione, scopriremo, l’azione dell’arte come ponte fra culture e identità: per Roxana, nelle forme dell’attività del coro multietnico che ha una evidente finalità sociale; per Israt, attraverso la compagnia di danza indiana nata per operare in eventi ‘corporate’ e in celebrazioni private.
Ognuna delle giovani donne sarà parte attiva della creazione e scrittura del documentario, poiché il film sarà strutturato nella forma di un video diario, in cui le donne stabiliranno un dialogo diretto con il pubblico, sincero e coraggioso allo stesso tempo.
La colonna sonora sarà composta dalle musiche indiane su cui balla Israt e le sua compagne della compagnia di danza, da un lato, e dalle canzoni del coro multietnico ‘Se… sta voce’, per l’altra protagonista, Roxana; in quest’ultimo caso, le musiche verranno selezionate con la consulenza del direttore del coro Attilio di Sanza e della direttrice artistica della sezione adulti dello stesso coro, Sara Modigliani, con l’ausilio scientifico da parte del Circolo Bosio di Roma, con cui gli autori collaborano ormai da alcuni anni.