La performance teatrale si svolgerà in un ambiente chiuso e al buio. Un’attrice è ferma al centro di uno spazio, posizionata in piedi sopra una o più casse di pomodori di plastica vuote; il rumore ripetitivo di una goccia d’acqua con il suo eco accompagnerà l’esperienza immersiva che durerà finché l’ultimo spettatore non sarà uscito dallo spazio.

La performance è stata ideata e strutturata in forma di “quadro vivente”, gli spettatori transitano osservano, si fermano quanto desiderano vivendo ed assorbendo le sensazioni. Non vi è un inizio temporale ne una fine, si assiste alla performance come davanti ad una installazione di arte contemporanea.

Una visione dove lo spazio lentamente trasforma le proprie caratteristiche e la materia trasformandosi diviene materiale indipendente.

Intanto qualcosa nell’indifferenza,
silenziosamente strisciando
ricade
su tutti
noi.

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